Università istituzioni e imprese per una formazione a più dimensioni
Il progetto di filiera formativa in Sistemi Informativi Territoriali & Telerilevamento nasce con lo specifico
intento di basarsi su un partenariato misto Università-Istituzioni-Imprese.
Fin dalla prima esperienza di formazione nel settore delle tecnologie informatizzate per la gestione del
territorio e dell’ambiente sono stati utilizzati diversi contributi da parte di esperti di alto livello
provenienti dal mondo non accademico, con risultati molto positivi sia rispetto al processo formativo che
alla collocazione dei laureati o dei master nel mercato del lavoro. Di fatto il contributo portato da esperti
esterni ha integrato e valorizzato le competenze specifiche già presenti in ambito Iuav, ma soprattutto ha
costituito un volano decisivo per la costruzione di una rete di relazioni piuttosto articolate. Ciò ha
connesso Facoltà e Corso di Laurea in SIT con l’insieme dei soggetti particolarmente attivi in questo
segmento dell’Information Communication Technology, molto innovativo e dinamico, realizzando
significativi travasi sia in termini di formazione che di ricerca dall’Università verso l’esterno e viceversa.
L’intento è ora quello di rafforzare e sviluppare il sistema dei rapporti con Istituzioni e Imprese con le
quali si è in rete, con una forma opportuna di partenariato nell’ambito della quale definire ruoli e
responsabilità a sostegno e integrazione delle attività didattiche e di ricerca nell’ambito della filiera sia
nella fase di progettazione di dettaglio che in quella di gestione, tenendo anche conto delle opportunità
che la recente riforma universitaria oggi consente. Uno degli obiettivi della riforma universitaria è stato
quello di sviluppare l'attitudine al lavoro, migliorare le opportunità di occupazione dei giovani, insieme
alla necessaria formazione scientifica. Sono molte le innovazioni che la riforma universitaria, a partire dal
D.M. 509/’99, ha portato in questa direzione:
> obbligo di definire per tutti i corsi universitari gli obiettivi formativi e le competenze da acquisire;
> obbligo di definire per tutti i corsi universitari gli sbocchi occupazionali;
> obbligo della consultazione delle forze produttive nella fase di progettazione dei nuovi corsi;
> obbligo di prevedere attività formative finalizzate all’esplorazione e alla conoscenza del mondo del lavoro;
> possibilità di accreditare nel curriculum le abilità e le competenze maturate all'esterno dell'università;
> inserimento curriculare dei tirocini formativi e di orientamento;
> rilascio del supplemento del diploma quale strumento di trasparenza del percorso formativo seguito.
> obbligo di attività di orientamento e tutorato;
La formazione universitaria è un grande cantiere aperto. Esperienze ieri impensabili, come quelle delle
cattedre aziendali, delle tesi in azienda, dei project work, dei docenti a contratto provenienti dalle
imprese, dell'apprendistato combinato con la laurea, dell'accreditamento dell'esperienza professionale,
diventano oggi praticabili. Nella logica del dialogo, dell'alleanza, dell'integrazione.
I contenuti di un accordo di partenariato di tipo proattivo di collaborazione nella filiera possono essere:
> docenti a contratto di provenienza aziendale;
> messa a disposizione di competenze scientifiche e tecniche aziendali per lo svolgimento di tesi di laurea;
> organizzazione di visite presso impianti industriali;
> organizzazione di stages e tirocini aziendali per l'esecuzione di ricerche o di studi correlate alla didattica;
> borse di studio (con definizione dei reciproci impegni di selezione e attribuzione) o premi di laurea;
> uso di attrezzature e servizi logistici extra-universitari per lo svolgimento di attività didattiche integrative;
> integrazione dello svolgimento di esercitazioni di laboratorio;
> messa a disposizione di laboratori, strumenti e materiali didattici e scientifici;
> organizzazione di conferenze, incontri, seminari, testimonianze presso l'università o l'impresa.
Le università possono realizzare specifici programmi didattici e di ricerca sulla base di convenzioni con imprese o fondazioni, o con altri soggetti pubblici o privati, che prevedano anche l'istituzione di cattedre convenzionate con oneri finanziari a carico dei medesimi. Lo stimolo all'attività di insegnamento e ricerca può passare anche attraverso l'intitolazione delle cattedre ad associazioni e imprese.