Le ragioni della filiera
La complessità delle problematiche connesse alla gestione del territorio e dell’ambiente
–sicurezza, qualità, efficienza– comporta una crescente domanda di conoscenze sulle
trasformazioni avvenute, sullo stato di fatto e sui trend. Questa condizione si colloca in una fase
di straordinario cambiamento imperniato sulle tecnologie informatiche, telematiche e spaziali
destinate a mutare radicalmente lo scenario di riferimento a livello culturale, giuridicoistituzionale,
organizzativo.
Molti interrogativi e opportunità si aprono a fronte di questo profondo processo di cambiamento
in atto. Le nuove tecnologie offrono straordinarie opportunità per migliorare il sistema delle
conoscenze sullo stato e sui problemi del territorio e dell’ambiente, da condividere tra attori
pubblici e privati nella prospettiva di migliorare il grado di equità ed efficacia nell’uso delle
risorse comunque limitate che offre il territorio.
Si tratta di fatto di condizioni favorevoli all’avvio di una riflessione congiunta e cooperativa tra
istituzioni, imprese, università ed enti di ricerca sui grandi temi delle relazioni tra domanda di
conoscenza del territorio a supporto dei processi decisionali e impatto delle nuove tecnologie
sulle tradizioni e sulle pratiche consolidate, nelle consapevolezza che non è più attuabile un
processo decisionale privo di un coerente sistema di conoscenze. E’ auspicabile uno sforzo sia a
livello culturale che politico per promuovere una forte iniziativa destinata a conseguire una
migliore conoscenza del territorio del sistema Paese, finalizzata alla sua salvaguardia e
valorizzazione.
Sono riconoscibili almeno tre grandi obiettivi sui quali far convergere uno sforzo congiunto tra
soggetti pubblici e privati, sia in forma di ricerca che di didattica, destinato a ricostruire una
infrastruttura di informazioni e di conoscenze socialmente diffuse sui temi territorio-ambiente.
Le finalità della filiera in “Sistemi informativi territoriali e telerilevamento” fanno riferimento a
tali obiettivi.
Il primo obiettivo è costituito dalla progettazione e realizzazione nel nostro Paese di un
repertorio adeguatamente documentato di dati territorio-ambiente sistematico e liberamente
accessibile, che consenta a ogni categoria di utente pubblico o privato di conoscere e utilizzare le
risorse informative -cartografie e basi di dati- prodotte a livello di Comuni, Province, Regioni,
Consorzi, Aato, Autorità di bacino, Ministeri ecc., quindi dal sistema pubblico nel suo complesso.
Il secondo obiettivo è quello della progettazione e realizzazione di un vero quadro conoscitivo di
base sullo stato del territorio e dell’ambiente, sistematicamente aggiornabile.
E’ concretamente possibile immaginare e sviluppare una iniziativa politico-culturale con
l’obiettivo di poter disporre in tempi ragionevolmente brevi di una copertura totale del nostro
Paese omogenea e aggiornabile con opportuna frequenza.
Il terzo obiettivo è quello di puntare a rendere disponibili quadri conoscitivi tematici sui grandi
problemi dell’ambiente, della mobilità, della sicurezza idrogeologica, dell’uso del suolo, della
pianificazione, con un approccio territoriale multiscala, in ragione dell’estensione delle aree
interessate e in ragione delle politiche e dei piani specifici.
A fronte di questi obiettivi disponiamo di due grandi risorse in termini di dati di diversa natura e
formato. I dati territorio-ambiente acquisiti da sensori a bordo di piattaforme satellitari, aeree,
veicolari e marine possono essere oggi opportunamente integrati, grazie alle tecnologie
disponibili, con le risorse estraibili dai giacimenti informativi intesi come basi di dati prodotte in
ambito P.A.. Questa integrazione può consentire di realizzare e rendere disponibili strati
informativi congrui con le domande espresse dalla società civile, da chi opera nel sistema degli
uffici tecnici nella P.A. e dai professionisti, per un corretto governo del territorio fondato su un
quadro di conoscenze condivise e allineate con i livelli tecnologici disponibili e con le esperienze
ormai mature e diffuse sia a livello nazionale che internazionale.
Il quadro normativo dalla 142/1990 fino alle più recenti leggi regionali in materia di territorio
e ambiente, ha avviato un profondo processo di ridefinizione delle competenze dei diversi
soggetti istituzionali e delle relazioni tra i diversi attori. Tale quadro normativo ha peraltro
generato una impressionante serie di strumenti operativi per il governo e la gestione del
territorio caratterizzati da una serie di parole chiave quali complessità- pluriattorialità- modelli
negoziali- modelli di partenariato- concertazione- partecipazione- sviluppo locale- accesso
all’informazione- conoscenza- valutazione. Di fatto è avviato il passaggio da un modello
centralistico e autoreferenziale ad uno in larga misura negoziale-partecipativo basato su quadri
condivisi di conoscenza. È lo scenario culturale della governance del territorio.
Il Legislatore se da un lato ha costruito e stratificato un nuovo paesaggio di riferimento culturale,
normativo e strumentale che affida un ruolo centrale alla conoscenza, e alla conoscenza
condivisa, non ha in parallelo attuato i necessari e conseguenti atti per riadeguare il quadro di
conoscenze territorio-ambiente del Paese, e il relativo assetto istituzionale.
E’ su questo terreno specifico che si ritiene di dover impegnarsi sia a livello di attività di ricerca,
sia a livello di progetti di formazione per ricostruire di fatto un’infrastruttura di dati in grado di
rappresentare in continuo stato e trend dei più rilevanti fenomeni che caratterizzano la
condizione del territorio e dell’ambiente nel nostro Paese.
Il sistema dei contenuti della Filiera ha come obiettivo, nei diversi segmenti formativi e nelle
iniziative di ricerca, la conoscenza critica dei processi di trasformazione in atto, imperniati sulla
trasformazione delle tecnologie tradizionali di rappresentazione del territorio verso lo sviluppo di
sistemi di gestione delle informazioni territoriali fertilizzate dall’impatto con le nuove tecnologie.
L’articolazione delle iniziative di ricerca e di sviluppo dell’offerta formativa integrata e articolata
per livelli e formati nell’area delle tecnologie per il territorio e l’ambiente è, in sintesi, orientata a
contribuire al miglioramento delle conoscenze territorio e ambiente, ad un uso coerente delle
nuove tecnologie, alla ridefinizione dell’assetto istituzionale del settore.
All’interno di questo quadro di riferimento si colloca quindi il progetto di filiera formativa in
Sistemi Informativi Territoriali & Telerilevamento, con una specifica volontà di evitare derive
autoreferenziali. Con questo intendimento la progettazione e la gestione operativa della filiera in
Sistemi informativi territoriali e telerilevamento è pensata in un formato a più attori in ragione
delle diverse specificità scientifiche, professionali e di know-how, coinvolgendo fin da subito un
partenariato misto Università, Istituzioni, Imprese, nell’ambito di una forma associativa ‘leggera’
ma in grado di definire ruoli e responsabilità a sostegno delle attività didattiche e di ricerca della
filiera stessa.